SFIDE DE&I: puntare sulla cultura aziendale

In questo inizio d’anno assistiamo a venti che fanno risuonare voci critiche, forse addirittura ostili ai temi della Diversità e dell’Inclusione.

Si parla della ritirata (strategica?) dagli investimenti sostenibili annunciata da BlackRock, il fondo che amministra asset che valgono sei volte il Pil dell’Italia, e della fuga di Meta (Facebook, Instagram, Thread) dalle politiche di diversità e inclusione.

Sappiamo che il mondo del lavoro sta vivendo delle sfide molto importanti e – rifacendoci ai principali trend individuati dall’Osservatorio sul Future of Work di Radical Hr – ecco che formazione continua, carriere “multiple”, cultura aziendale, manager school e intelligenza artificiale sono gli ambiti più strategici per tutte le organizzazioni.

In questo contesto ci piace orientare il nostro sguardo su quella dimensione non derogabile, non delegabile né tantomeno trascurabile, ovvero la cultura aziendale: sempre nella ricerca emerge che “il 72% dei lavoratori afferma che la coerenza tra valori dichiarati e pratiche reali influenza il loro senso di appartenenza”.

Ed ecco che in un’epoca di scarsità di talenti e di mis-match tra domanda e offerta di candidati, noi di Abile Job promuoviamo a gran voce la necessità che ciascuno – persona con disabilità o meno – possa accedere con pari diritti alle opportunità di lavoro e possa così contribuire alla creazione di valore per l’azienda e tutto l’ambiente circostante.

Promuoviamo l’inclusione proprio nella direzione di un equo accesso di ognuno.

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Favoriamo ogni giorno l’incontro tra disabilità e lavoro, promuovendo i principi di una cultura inclusiva.