Che cosa si intende con disabilità fisica?

Per comprendere meglio il concetto di disabilità fisica, riprendiamo queste definizioni date dall’ICF (la Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute):

  • Menomazione: la perdita totale o parziale di una struttura o di una funzione sul piano anatomico e fisiologico (es. amputazione di una gamba).
  • Disabilità: la limitazione o la perdita della capacità di effettuare un’attività della vita quotidiana e/o lavorativa (es: difficoltà o impossibilità nella camminata)
  • Handicap: handicap: la situazione di svantaggio sociale, che limita o impedisce l’adempimento di un ruolo (es. non può andare al lavoro perché ci sono le scale).

La menomazione e la disabilità sono quindi caratteristiche dell’individuo, la comparsa dell’handicap è legata all’interfaccia tra soggetto e società che non è in grado di accogliere l’individuo. Questi tre concetti sono fondamentali perché ci permettono di capire cosa dipende e può dipendere dall’ambiente (e dall’azienda) e cosa invece rimane una determinante della persona.

La disabilità fisica nel mondo del lavoro

Nelle disabilità fisico-motoria l’aspetto più importante sono le barriere architettoniche. La postazione di lavoro dovrà quindi essere adattata alle esigenze della persona interessata: data la varietà della disabilità motorie, è bene chiederle che cosa potrebbe essere migliorato.

Il più grande stereotipo sulla disabilità fisico-motoria è quello di pensare che la disabilità sia totale. È invece necessario separare i deficit fisici da quelli mentali e cercare di coinvolgere la persona all’interno del team, evitando la sua esclusione dai contesti di socializzazione (come prendere il caffè con i colleghi).

16 Dicembre 2020

Fonte: wecareincet.it 

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