Che cosa si intende con disabilità visiva?

La disabilità visiva è una condizione caratterizzata dall‘assenza o dalla riduzione della capacità di vedere. Bisogna fare un’importante distinzione tra le persone cieche e quelle ipovedenti: questi ultimi sono persone con problemi di vista e che non rientrano però nel concetto di cecità assoluta. A livello legislativo, le disabilità visive sono classificate su cinque livelli che vanno dalla cecità totale alla ipovisione lieve. Questa classificazione da sola però non basta per identificare il livello di disabilità di una persona, ma entrano in gioco altre variabili.

La disabilità visiva nel mondo del lavoro

Quando si accoglie un lavoratore con una disabilità visiva, va prestata particolare attenzione all’ambiente di lavoro, che deve essere mantenuto il più possibile uguale a livello di infrastrutture. Qualsiasi cambiamento deve essere comunicato per tempo alla persona, in modo da darle la possibilità di reimparare a muoversi all’interno della struttura. Anche le aree di ristoro devono essere facilmente accessibili.

 

Le persone con disabilità visiva spesso, nel mondo lavorativo, sono oggetto di stereotipi: comunemente si crede che possano lavorare principalmente come centralinisti, massaggiatori o musicisti. In realtà bisogna partire dalle competenze del candidato e dagli strumenti (hard e soft) a disposizione dell’azienda per ipotizzare la corretta mansione lavorativa.

Sembra sempre difficile relazionarsi con persone con disabilità, ma ci dimentichiamo che in realtà vige la regola che esiste per qualsiasi altro rapporto, ovvero che l’empatia e la relazione passano attraverso gesti piccoli, quotidiani e comuni.

16 Dicembre 2020

Fonte: wecareincet.it 

 

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